Chi siamo
Casera Borgo Sagrilot
Siamo Debora e Francesco discendenti di persone che hanno abitato la Valle di Seren del Grappa in epoca passata, in particolare Borgo Sagrilot da cui prendiamo il nome, e Val Martina, Debora per parte di bisnonno, nonno paterno e padre (Scopel Siro classe 1879, Albino e Alfonso, trasferitisi a Feltre negli anni 50) e nonna paterna Clementina Rech che abitava invece al Pian De Giacon da ragazza e Col dei Pez, Francesco per parte di nonna materna Angela (Angelina) Dal Zotto classe 1892 emigrata a Lentiai durante la prima guerra mondiale. Potremo definirci “hobbisti della casera lasciata dagli Avi” anche se in realtà abbiamo acquistato l’attuale proprietà, confinante con la casa paterna, nel 2015.
Finora, come tante persone fanno, abbiamo dedicato tempo libero, energie e risorse economiche a conservare e preservare la “casera degli Avi” il più a lungo possibile, falciando i prati attorno, cercando di impedire che rovi, edera, veratro e altre piante infestanti prendano il sopravvento su muri, murade prati, abitazioni, svolgendo piccoli lavori di edilizia volti a non far piovere nel fienile, a cambiare un travo ormai “carolà” , a fermare un sasso traballante tra le murade, a mantenere le strade, pulendo canalette, asportando il materiale in eccesso frutto di locali cedimenti, inerbando i versanti delle carreggiate, cercando di ridurre le buche o i canali formati dallo scorrere dell’acqua portata da piogge sempre più brevi violente e intense.
Questo però nel dubbio o, a dire il vero, quasi certezza, che col passare inesorabile degli anni venendo meno le nostre forze fisiche, non trovando questi luoghi l’interesse delle giovani generazioni, tutto ritorni in disuso e abbandono e venga ripreso dalla natura, come lo abbiamo trovato noi quando l’abbiamo acquistato anni fa.
Ecco che il venire a conoscenza di fondi del PNRR PNRR M1C3 Turismo e Cultura ‐ Misura 2 “Rigenerazione piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” ci ha fatto abbracciare il progetto che troverete descritto in questo sito e che vuol essere un luogo dove custodire e testimoniare la storia degli abitanti di borgo Sagrilot e della Val Martina attraverso la raccolta e visione in loco di oggetti, foto, testimonianze, racconti e quanto possa essere utilizzato per far capire come vivevano i nostri avi in una sorta di sentimento di rispetto misto a riconoscenza per i valori che ci hanno trasmesso, perché se siamo qui adesso è grazie ai loro sacrifici, fatiche, spirito di adattamento e soprattutto duro lavoro. Questo progetto non vuole essere una nostalgica rivisitazione del passato, siamo ben consci che il tempo scorre veloce e i cambiamenti portati da scienza e tecnologia hanno migliorato e migliorano la vita umana e che per alcuni aspetti tornare indietro non è più possibile anzi anacronistico, (per altri, invece, sarebbe auspicabile ma qui si aprirebbe un altro discorso), ma una testimonianza il più veritiera possibile e in parte affettiva dei nostri avi e dei luoghi che hanno abitato.